venerdì 8 aprile 2011

Filetti di platessa glassati al miele con zuppetta di pomodorini e basilico e patata hasselback




....e perchè la platessa cosi semplice semplice non ci piace...!Altra passione, il pesce. praticamente tutto.
Oggi avevo questi filettini di platessa che richiamavano la mia attenzione per cui, spremendo un pò le meningi tra uno scatolone e l'altro ( sono in pieno trasloco) mi è venuta questa ideuzza della glassina al miele che gli dà quella marcia in piu.
Poi via via ho immaginato un paio di simpatici abbinamenti.

Ingredienti:
- alcuni filetti di platessa ( anche surgelati)
- 2-3 patate
- rosmarino
- parmigiano
- pepe
- pomodorini
- basilico
- olio
- pan grattato
- miele
- sale
Per la platessa: infarinare leggermente i filetti, in una padella antiaderente versare un cucchiaino di olio d'oliva. far dorare per un paio di minuti a lato la platessa alla fine aggiungere un cucchiaino di miele e far dorare.

Per la patata hasselback: procurarsi 2-3 patate della stessa misura ( non fate come me, solo una su tre aveva le sembianze di una patata tonda tonda, le altre due sembravano degli strani animaletti!)
Tagliare la base in modo da avere un "appoggio" e non farle rotolare nella teglia, con un buon coltello fare delle incisioni ma senza andare fino in fondo ( la patate non deve essere tagliata, calcolate e fermatevi un cm prima della fine).
Allargare pian piano le incisioni in modo da salare e pepare in maniera uniforme.
Mettere in un teglia con un filo d'olio e porre un ricciolo di burro su ogni simpatico tubero.
Io le ho tenute piu o meno 30-40 minuti in forno a 200 gradi. ( il tempo di cottura dipenderà dalla grandezza della patata) dopodichè unire il resto del burro, rosmarino una spolverata di pamigiano e del pan grattato. infornare per altri 20 minuti, fino a doratura desiderata.

Per la zuppetta di pomodorini: frullare 3-4 pomodorini, privati della pelle, insieme ad un cucchiaio di buon olio extra vergine di oliva e basilico fresco.

e cinematograficamente parlando dove ci spostiamo stavolta?? direi che questo piatto è un manifesto delle nostre coste per cui...omaggio a Gabriele Salvatores e al suo "Mediterraneo".

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